Il bias di positività e il declino cognitivo
È stato ipotizzato che ciò sia associato a un meccanismo adattivo a supporto del benessere mentale ed emotivo, ma gli autori suggeriscono che possa rappresentare un segno di declino cognitivo. Il bias di positività correlato all'età, rivelano gli scienziati, è risultato correlato a prestazioni cognitive più scarse in due valutazioni diverse. I dati non sembravano però influenzati dal declino cognitivo. I ricercatori hanno anche osservato cambiamenti strutturali nelle aree cerebrali associate all'elaborazione emotiva e cambiamenti nel modo in cui queste aree comunicano con un'altra regione cerebrale coinvolta nelle decisioni sociali.
Implicazioni cliniche
Pertanto, sostengono, il bias di positività dovuto all'invecchiamento influisce sul cervello in modi osservabili che potrebbero essere sfruttati clinicamente per rilevare i primi segni di neurodegenerazione e declino cognitivo correlati all'età.
Apatia e demenza precoce
"Stiamo studiando come questi risultati siano correlati agli anziani con declino cognitivo precoce - commenta Wolpe - in particolare a coloro che mostrano segni di apatia, che spesso è un altro segno precoce di demenza".