Il post del prof. dell'Università di Palermo: "Togliere l'amicizia agli ebrei"

Scritto il 27/08/2025
da agi

AGI - Togliere i contatti su Facebook agli "ebrei": è l'invito scioccante sui social fatto da Luca Nivarra, ordinario di Diritto civile e decano del Dipartimento di Giurisprudenza a Palermo, commenta in questo modo quanto avviene a Gaza.

"Non voglio intromettermi in questioni che non mi riguardano direttamente ma - scrive Nivarra - avendo a disposizione pochissimi strumenti per opporci all'Olocausto palestinese, un segnale, per quanto modesto, potrebbe consistere nel ritirare l'amicizia su FB ai vostri "amici" ebrei, anche a quelli 'buoni', che si dichiarano disgustati da quello che sta facendo il governo di Israele e le IDF. Mentono e con la loro menzogna contribuiscono a coprire l'orrore: è una piccola, piccolissima cosa ma cominciamo a farli sentire soli, faccia a faccia con la mostruosità di cui sono complici".

Il post ha suscitato una bufera tra i colleghi negli atenei italiani. Quella che Nivarra definirebbe una "ebrea buona" è Stefania Mazzone, docente di Storia delle dottrine politiche all’università di Catania. "Molti dei giovani che protestano oggi - spiega Mazzone all'AGI - ignorano cosa sia l'antisemitismo, ed esiste una generazione di docenti, in genere comunisti, che trasmettono veleno vero".

"D'altronde - prosegue - questo è ciò che voleva Hamas: colpire gli ebrei progressisti come me, che in passato ho fatto da scudo umano in un villaggio palestinese contro il fuoco israeliano e che ho contatti con colleghi israeliani che protestano contro il governo israeliano ancora prima del 7 ottobre"

Bernini sente rettore Unipa, "inaccettabili parole prof"

"Le dichiarazioni del professore dell'Università di Palermo Nivarra non offendono soltanto il popolo ebraico, ma tutti coloro che si riconoscono nei valori del rispetto e della convivenza civile. Le parole del rettore Midiri rappresentano una presa di distanza netta e doverosa da affermazioni inaccettabili, rendendo onore all'intera comunità accademica palermitana. I conflitti si superano con il dialogo, non con l'isolamento, ed è solo attraverso questa via che si può costruire un autentico percorso di pace, obiettivo al quale l'Italia e la comunità internazionale continuano a dedicare il proprio impegno". Così la ministra dell'Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, dopo aver sentito telefonicamente il rettore dell'Ateneo, Massimo Midiri. 

Mazzone, che sostiene le organizzazioni Women Wage Peace e Standing Together che hanno spesso protestato contro i coloni, precisa che a spargere questo "veleno" negli atenei italiani sono "docenti sedicenti comunisti". "Si tratta di un gioco - conclude Mazzone - che favorisce la destra israeliana"

Nei post successivi, rispondendo a quei colleghi che lo hanno criticato (mentre altri lo sostengono) Nivarra non ha corretto il tiro, ma ha ribadito: "Mi rivolgo a chi - scrive - intervenendo sulla mia pagina, mi ha coperto di insulti e minacce, di cui, sinceramente, mi curo assai poco, anzi nulla. Potete continuare a sbraitare e a ricorrere ad un vocabolario da adolescenti a corto di fantasia; potete darmi dell"antisemita quando io non lo sono affatto".

E in un post precedente: "Ora, se c'è qualcuno che in questo ragionamento vede tracce di antisemitismo, pazienza: mi denunci a chi gli pare; a me non parrebbe vero. Figurarsi poi di quanto mi importa del ritiro dell'amicizia di qualche proNet neanche tanto ben travestito da persona ragionevole ed equilibrata, sensibile tanto alle ragioni dei carnefici quanto a quelle delle vittime'; meglio, un'occasione per fare pulizia".