Lo Champagne, simbolo di eleganza e celebrazione, merita di essere servito nel modo corretto per esprimere al meglio tutte le sue qualità. Dalla temperatura al bicchiere giusto, ecco 4 regole essenziali da tenere a mente prima di stapparlo.
La temperatura ideale
La temperatura perfetta per gustare lo Champagne varia in base alla tipologia:
- Gli Champagne non millesimati (i più comuni) vanno serviti tra 6 e 8°C
- Le cuvée millesimate o di prestigio richiedono una temperatura leggermente più alta, tra 8 e 10°C
Una temperatura troppo bassa tende a chiudere gli aromi, mentre una troppo alta ne compromette la freschezza e la vivacità. In assenza di un termometro da vino, si consiglia di tenere la bottiglia in frigorifero per 3-4 ore, oppure raffreddarla in un secchiello con ghiaccio e acqua per 20-30 minuti.
1) Mai nel freezer
Per raffreddare velocemente lo Champagne, è meglio evitare il freezer: lo shock termico danneggia le bollicine e altera il gusto. È preferibile optare per il metodo tradizionale del secchiello con ghiaccio e acqua.
2) Il bicchiere giusto
La classica flûte non è il bicchiere migliore per apprezzare lo Champagne. Per valorizzarne i profumi e la complessità, l’ideale è un calice da vino bianco, con forma leggermente chiusa in alto. Le coppe basse, invece, disperdono sia gli aromi sia l’effervescenza.
3) Come si stappa correttamente
Lo Champagne va stappato con delicatezza. La bottiglia andrebbe tenuta inclinata a 45°, con una mano sul tappo e l’altra sulla base. È la bottiglia che si ruota, non il tappo. Il suono corretto non è un botto, ma un leggero sospiro.
4) Quando servirlo
Lo Champagne va servito freddo ma non ghiacciato, e versato lentamente lungo il bordo interno del bicchiere per conservare le bollicine. Meglio non riempire oltre due terzi del calice, per lasciare spazio agli aromi.