Per l'appuntamento con i pm, ora in Procura spuntano i "Qr code"

Scritto il 27/08/2025
da Redazione Cronache

Spuntano i "QR Code" in Procura per prendere appuntamento con i pubblici ministeri. In questi giorni il pm Barbara Benzi sembra essere stata la prima dell'intero ufficio diretto da Marcello Viola a sperimentare una modalità di "prenotazione" simile a quelle con cui oggi si sfogliano, ad esempio, i menu dei ristoranti.

Appeso fuori dalla porta del suo ufficio al quarto piano del Palazzo di giustizia è comparso un codice a quadretti che, inquadrato con lo smartphone, rimanda a una pagina web. Qui legali o persone offese dei procedimenti sul tavolo del magistrato del quinto dipartimento, il pool Fasce deboli guidato dall'aggiunto Letizia Mannella, e che si sta occupando anche di una delle inchieste su ciclisti investiti che coinvolge tra gli altri l'assessore Marco Granelli, possono prenotare un proprio slot. Sia al telefono (15 minuti) che di persona (sempre 15 minuti). Al momento il primo appuntamento disponibile pare essere per l'11 settembre, quando il pm rientrerà presumibilmente dalle ferie dopo aver trascorso buona parte del mese di agosto nel proprio ufficio.

La "disponibilità sarà comunicata mensilmente", si legge sull'avviso affisso accanto alla targa con il nome di Benzi. Il nuovo metodo vuole snellire e semplificare grazie alla tecnologia i contatti con il pubblico ministero, anche se qualcuno parla già di un ulteriore filtro. Sarà ora da capire come il mondo dell'avvocatura, sempre alla ricerca di colloqui o di copie di atti dagli uffici dai pm, prenderà la novità appena introdotta.

Negli scorsi anni forti polemiche da parte del mondo forense erano dipese dal fatto che alcuni pm avessero esposto fuori dalla porta, oltre alla Costituzione italiana contro la riforma della giustizia del ministro Nordio, cartelli in cui si scriveva che i legali sarebbero stati ricevuti solo e tassativamente "su appuntamento". Non più con la classica bussata che scandisce il ritmo delle giornate di lavoro nel Palazzo e che per anni erano il modo più immediato per conferire con i titolari dei fascicoli d'indagine.