da Roma
Prima un giro veloce tra gli stand del Meeting di Rimini, poi il suo primo intervento alla kermesse di Comunione e liberazione da quando è presidente del Consiglio. L'appuntamento è per questa mattina alle 12, quando Giorgia Meloni interverrà per circa 35 minuti davanti al popolo ciellino. Non una convention come tante, perché ormai dal 1980 il Meeting per l'amicizia tra i popoli non si limita a segnare il rientro della politica dopo la pausa estiva ma è da decenni diventato il termometro del gradimento del mondo cattolico verso l'esecutivo di turno. E l'applausometro della Fiera di Rimini è già pronto, ancora più sensibile dopo il forfait di Meloni dello scorso anno e tre anni di governo di centrodestra.
Le regole d'ingaggio, come sempre accade in questi casi, sono state curate nel dettaglio. Il programma recita "Incontro con la presidente del Consiglio", titolo così vago da consentire ragionamenti su tutti i fronti. E sarà il presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz a introdurre la premier. Poi parola a Meloni, che concentrerà buona parte del suo intervento sulla politica estera. Parlerà di Ucraina e ribadirà il suo sostegno alla "proposta italiana" di ricalcare l'articolo 5 del Trattato Nato a Kiev. Nessun riferimento, invece, ai cosiddetti volenterosi e all'eventuale invio di truppe europee boots on the ground in territorio ucraino. E, ovviamente, nessun accenno alla polemica aperta dal vicepremier Matteo Salvini con il presidente francese Emmanuel Macron. Peraltro, proprio domani è previsto un vertice di maggioranza sulla questione Ucraina. Riunione a cui parteciperanno Meloni e i due vicepremier Antonio Tajani e Salvini, oltre ovviamente a ministri e sottosegretari interessati al dossier.
Sul fronte del Medio Oriente, invece, Meloni tornerà a parlare del disastro umanitario in corso a Gaza invitando Israele a rispettare il diritto internazionale. Un altro passo nella direzione di una lenta presa di distanza da Benjamin Netanyahu e dalla sua politica di completo annientamento della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Infine, un passaggio sull'Europa in scia con l'intervento che Mario Draghi ha tenuto quattro giorni fa proprio al Meeting di Rimini. Perché anche Meloni è convinta che la centralità europea debba ripartire da "concretezza", "semplificazione" e "fine delle ideologie". Insomma, l'Ue deve essere "più semplice", "meno burocratica" e "più vicina ai cittadini". Sui dazi, invece, la linea è quella che, proprio ieri al Meeting, ha ribadito Raffaele Fitto. "Non vedo un'Europa spettatrice, l'Ue - dice il vicepresidente esecutivo della Commissione - ha raggiunto con gli Stati Uniti il migliore accordo possibile rispetto a tutti gli altri interlocutori". E comunque, aggiunge da Rimini il ministro Francesco Lollobrigida, la trattativa è ancora in corso e andrà avanti "nei prossimi sei mesi".
Infine, sul fronte interno, un passaggio sulla manovra - e sulla tassazione al ceto medio - che sarà tema di dibattito nei prossimi mesi, con annunciate tensioni interne alla maggioranza che si incroceranno alle regionali.
Frizioni già in movimento. Salvini non solo chiuderà il Meeting nel pomeriggio di oggi (incastro di calendario che pare a Palazzo Chigi non abbiano gradito) ma vorrebbe pure anticipare il suo punto stampa alle 13. Ore prima del suo previsto panel su strade e autostrade che è, di fatto, l'ultimo intervento di un esponente di governo alla kermesse ciellina. Ma, soprattutto, cade a ridosso dell'intervento di Meloni che inizierà alle 12 e, presumibilmente, si concluderà proprio verso le 13. Una sovrapposizione davvero inusuale. Tanto che a tarda sera spunta un "aggiornamento di agenda" del leader leghista (il previsto punto stampa "non è più garantito").
Tensioni su cui si adoperano i cosiddetti pompieri. A partire dal capo delegazione di Fdi al Parlamento Ue Carlo Fidanza. "La dialettica politica - dice il vicepresidente di Ecr - è il sale della politica. Se la pensassimo tutti uguale saremmo un solo partito, invece siamo una coalizione compatta e che fa scelte condivise".