«Non si porta il cellulare a scuola, gli Istituti sono bravissimi a gestire» questa novità. Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara (nella foto), arriva al Meeting di Rimini per parlare di «Giovani e sfida della formazione». Ma il tema scuola è caldo e si parla anche di continuità didattica sui docenti di sostegno, della riforma del 4+2 in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico, delle risorse per le scuole paritarie. E perfino della coesione del governo. «Andremo avanti a governare fino al 2027», chiosa il ministro, rispendendo al mittente le accuse su possibili tensioni nell'esecutivo.
Ma la novità più importante, annunciata al Meeting di Rimini prima della conferenza stampa prevista nei prossimi giorni, riguarda i docenti di sostegno.
«Vi fornisco un dato spiega il ministro - quasi il 50% degli insegnanti di sostegno precari saranno confermati, garantendo una straordinaria continuità didattica che la scuola italiana non ha mai avuto prima, grazie alla possibilità per le famiglie, laddove si fosse instaurato un buon rapporto educativo e umano fra il giovane e l'insegnante di chiederne la conferma. E questo è un grande passo avanti».
La sala Neri, la più grande dopo l'Auditorium, è sold out. Valditara riscuote applausi e consensi. «Secondo un sondaggio i giovani mettono al primo posto i diritti, la libertà, il vivere bene. Poi all'ultimo posto dice - collocano il lavoro. Non è bello che considerino il lavoro come un qualcosa da non mettere al centro. Dobbiamo riportare i giovani a riscoprire il valore e la bellezza del lavoro». Ed ancora sul precariato, rispedisce al mittente chi ostacola il processo di conferma dei docenti di sostegno. «Ricorsi su ricorsi per fortuna bocciati dalla giustizia amministrativa», ribatte Valditara.
Per quanto riguarda la riforma che prevede la riduzione a quattro anni di alcuni percorsi di istruzione tecnica e professionale - seguita da un biennio di specializzazione all'interno degli ITS Academy la cosiddetta «4+2», il capo del dicastero di Trastevere precisa: «È una grande rivoluzione culturale, la riforma del 4+2 deve diventare ordinamentale». «La scuola deve avere due finalità fondamentali. Innanzitutto insegnare a ogni giovane a essere indipendente e autonomo, e poi il lavoro: una scuola che non dà gli strumenti per realizzarsi professionalmente fa soltanto la metà della sua funzione».
A proposito invece delle risorse per le scuole paritarie, il ministro dell'Istruzione conferma di averne parlato con Giorgetti. «Credo ci sia sensibilità ad accogliere questa richiesta. Nella prossima legge di bilancio, o nella forma delbuono scuola o in altra forma, ci dovranno essere delle risorse aggiuntive significative per le scuole paritarie». Finora, «abbiamo destinato circa 160 milioni di euro di fondi Pnrr».
Infine, incalzato da alcuni giornalisti che gli chiedevano di tensioni nell'esecutivo, che potevano essere in qualche modo visibili alla kermesse riminese, Valditara risponde perentorio: «Ma quali controversie. Siamo coesi, siamo grandi amici, siamo un grande governo, unito, che andrà avanti fino al 2027».